Secondo le ultime informazioni, la pubblicazione dei risultati dell'indagine USA sulle importazioni siderurgiche - quella legata all'ormai famoso articolo 232 del Trade Expansion Act del 1962 - avverrà non prima della conclusione del vertice del G20 ad Amburgo (7-8 luglio). Si prevede infatti che il Presidente Trump utilizzerà l'indagine come leva nel corso del summit, chiedendo il sostegno dei leader del G20 per ridurre il problema dell'overcapacity a livello globale ed altre distorsioni del mercato siderurgico, con un occhio particolare rivolto alla Cina.
Intanto, già da qualche settimana, si sono levate le proteste da parte di numerose aziende sia statunitensi che straniere che temono gli effetti negativi delle tariffe che potrebbero essere istituite dopo la conclusione dell'indagine.
Gary D. Cohn, direttore del National Economic Council, ha dichiarato pochi giorni fa che al G20 Trump promuoverà un commercio "libero ed equo" che, proprio per essere tale, deve essere supportato da azioni concrete volte alla soluzione dei problemi legati all'accesso di capacità nel settore siderurgico, in modo da "assicurare parità di condizioni per tutti".
Eventuali restrizioni alle importazioni potrebbero incontrare l'opposizione sia dei tribunali nazionali sia del WTO. La Russia, per esempio, ha già chiesto al WTO l'apertura di una discussione sull'indagine USA.