Il sindacato United Steelworkers (USW) ha diffuso ieri 18 settembre un comunicato in cui afferma la necessità di proseguire con le indagini sulle importazioni di acciaio negli Stati Uniti, aperte lo scorso aprile dall'amministrazione Trump sulla base dell'articolo 232 del Trade Expansion Act of 1962, per poi essere congelate a tempo indefinito qualche mese dopo.
"Ora è il tempo di agire, e i lavoratori stanno portando ai politici le testimonianze dirette della devastazione subita dall'industria e dell'importanza assoluta di ricevere aiuto" ha dichiarato il presidente della USW International Leo W. Gerard.
"Questi ritardi sono devastanti" gli ha fatto eco il vice presidente Tom Conway. "Mentre la politica ritarda, chiudono impianti, si perdono posti di lavoro e intere comunità vengono danneggiate. Gira voce che ogni azione sia stata rimandata affinché il Congresso possa concentrarsi su una tax reform. Questo per noi è in insulto nei confronti dei lavoratori, donne e uomini, le cui professioni dipendono dallo stato della nostra industria. I lavoratori nel settore dell'acciaio e la nostra sicurezza nazionale non dovrebbero essere ostaggi dei tagli alle tasse dei ricchi e potenti mentre il futuro dell'America è a rischio".
I lavoratori appartenenti agli stabilimenti siderurgici di otto stati americani - Pennsylvania, Indiana, Ohio, Illinois, Alabama, Minnesota, Kentucky e Michigan - si stanno organizzando per visitare gli uffici della Camera e del Senato degli Stati uniti al fine di sollecitare un'azione urgente.