La 5^ edizione di YISAD Flat Steel Conference & SteelOrbis Market Talks, svoltasi a Istanbul oggi 11 maggio 2017, ha riunito circa 250 persone provenienti dal mercato dei prodotti piani. Gökhan Demiruz, presidente dell'associazione turca degli importatori e produttori di acciai piani (YISAD), ha aperto i lavori dichiarando che lo scopo dell'evento è stato quello di creare consapevolezza attraverso lo scambio di idee circa il passato ed il presente del mercato dei piani, parlando dei vantaggi e degli svantaggi dell'industria e delle aspettative del settore per i prossimi dieci anni.
Il presidente di YISAD ha dichiarato che negli ultimi sei mesi il settore dei piani ha compiuto molti sforzi per concentrarsi sui mercati export e che i leader del settore devono fare del loro meglio per rendere la situazione sostenibile. Nel periodo 2005-2015 il consumo di piani è aumentato del 75% e ci si aspetta che il consumo turco raggiunga i 27-28 milioni di tonnellate entro dieci anni in base agli sviluppi in Turchia e nel resto del mondo.
Gökhan Demiruz ha sottolineato inoltre che il settore dei piani turco dovrebbe concentrarsi maggiormente sull'esportazione, e che nei prossimi anni l'export sarà sostenuto da nuova capacità. Il volume del commercio estero della siderurgia turca per i prodotti piani è pari a 220 milioni di tonnellate, ma le esportazioni raggiungono soltanto i 3 milioni di tonnellate. Nel 2015-2016 le esportazioni turche di piani sono aumentate del 23%, mentre nel primo trimestre dell'anno in corso sono state pari a 1,1 milioni di tonnellate, con l'aspettativa che raggiungano in totale i 4,4 milioni di tonnellate per la fine del 2017.
Inoltre, presidente di YISAD ha spiegato che settori come quello dei tubi, che acquistano materia prima dal settore dei piani, dovrebbero essere tenuti in considerazione a fronte dei loro considerevoli volumi di esportazione. Il 30% del consumo di piani turco è assorbito dal settore dei tubi saldati e delle travi, il 25% dal settore della produzione di macchinari, il 15% dal settore delle costruzioni, il 10 % dal settore dell'automotive, il 7% dalla produzione dei elettrodomestici e, infine, il 3% dalla cantieristica navale.