L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che il 21 ottobre 2015 aveva avviato un'istruttoria nei confronti di sei imprese italiane che producono e commercializzano tondo per cemento armato e rete elettrosaldata (Alfa Acciai, ORI Martin, Feralpi Siderurgica, Industrie Riunite Odolesi, Ferriera Valsabbia e Stefana) per accertare violazioni dell'articolo 101 TFUE, ha esteso l'istruttoria con propria delibera del 21 giugno 2016 "alle ulteriori attività di scambio di informazioni perseguite dalle parti del procedimento, anche in seno all'associazione Nuovo Campsider - costituita presso la sede di Federacciai - nel cui ambito vengono condivise informazioni di dettaglio su prezzi e quantità di acquisto di quattro tipologie di rottame ferroso, principale input produttivo sia del tondo per cemento armato sia della rete elettrosaldata". È quanto si apprende dal Bollettino n. 34 del 3 ottobre 2016 dell'Antitrust.
"Visti gli atti del procedimento - si legge ancora nel Bollettino settimanale - e, in particolare, gli elementi acquisiti nel corso degli accertamenti ispettivi effettuati il 5 e 6 luglio 2016 presso le sedi delle società Ferriere Nord Spa, Riva Acciaio Spa, Federacciai e presso l'Associazione Industriale Bresciana (AIB) [...] delibera: a) di estendere soggettivamente il procedimento I742, avviato il 21 ottobre 2015 ed esteso oggettivamente il 21 giugno 2016, alle società Ferriere Nord Spa e Riva Acciaio Spa; b) di prorogare al 31 marzo 2017 il termine di conclusione del procedimento".
Come riportato precedentemente da SteelOrbis, il procedimento avviato nell'ottobre di un anno fa ipotizza l'esistenza di un coordinamento delle politiche commerciali delle parti relativamente alla fissazione dei prezzi di vendita di tondo per cemento armato e rete elettrosaldata, con particolare riguardo all'attività svolta dalle parti nella Commissione Prezzi Prodotti siderurgici, istituita dalla Camera di Commercio di Brescia.