La Dalmine Spa, sede bergamasca del gruppo italo-argentino Tenaris operante nella produzione di tubi senza saldatura, ha recentemente comunicato all'Eco di Bergamo che nel bilancio finanziario relativo all'anno 2011 la voce utile è tornata a superare un miliardo di euro grazie ad una crescita tendenziale del 23%. Un risultato così positivo - che per la precisione ammonta a 1,173 miliardi di euro - non si registrava dal 2009. L'EBITDA si è invece attestato a 189 milioni di euro, pari al 16,3% del fatturato.
Sembra che l'attività dell'azienda, dopo i primi sei mesi dell'anno alle prese con condizioni di mercato difficili, sia ripartita a pieno regime nei sei mesi successivi. Ne è riprova il fatto che il programma di investimenti per il periodo 2010-12 sta procedendo a ritmo spedito verso il raddoppio rispetto ai 114 milioni di euro preventivati inizialmente (sono già stati stanziati 222 milioni di euro). Secondo quanto comunicato a l'Eco di Bergamo dall'amministratore delegato Luca Zanotti, i ricavi sono realizzati per un quarto in Italia, un quarto in Europa ed il rimanente 50% nel resto del mondo. Notizie positive anche sul versante della redditività, con valori che "rispetto a qualche anno fa sono più bassi, ma rispetto alla media del settore sono alti".
Nel complesso, Zanotti parla del 2011 come di "un buon anno" e per il 2012 di previsioni in linea con i dodici mesi precedenti: l'output si attesterà attorno alle 650.000 tonnellate e le spedizioni a 700.000 tonnellate.