La 35a edizione della Tampa Steel Conference ha preso il via domenica 28 gennaio e quest'anno ha richiamato centinaia di partecipanti da tutto il mondo. I relatori hanno affrontato una serie di argomenti, dai prezzi ai tempi di consegna alla gestione delle scorte, ma tra i temi più urgenti c'è stato quello relativo alle previsioni degli analisti sui prezzi delle lamiere nel 2024.
Josh Spoores, Principal Consultant, North American Steel Analyst della CRU, è tra i molti operatori del settore che ritengono che ci stiamo avvicinando alla parte superiore dell'attuale curva dei prezzi.
«I prezzi che stiamo vedendo si stanno avvicinando al massimo di questo ciclo. Le acciaierie stanno negoziando di più, le scorte non sono basse, la produzione sta aumentando e i tempi di consegna stanno diminuendo», ha detto, aggiungendo che la domanda di acciaio nei tre principali settori dei beni durevoli ad alta intensità di acciaio è in calo, mentre la produzione di ferro e acciaio sta aumentando.
«Si prevede che i prezzi delle lamiere scenderanno per il terzo anno consecutivo, in calo anche rispetto alla pandemia, e che si riprenderanno dalla volatilità provocata dalla guerra in Ucraina».
Spoores ritiene che il prezzo medio dei coils laminati a caldo (HRC) per l'anno in corso sarà di circa 882 $/t.
Timna Tanners, Metals and Mining Equity Research Analyst di Wolfe Research, concorda con questa previsione di prezzo.
«Nel 2023, l'offerta di lamiere è stata stabile nonostante la nuova capacità produttiva», ha affermato. «Per il 2024, l’ andamento dei prezzi potrebbe essere simile a quello che abbiamo visto negli ultimi due anni. Un primo semestre forte rispetto al secondo e l'avvio di [nuove capacità / nuove acciaierie] dovrebbero portare a un eccesso di offerta, con una domanda stabile».
L'esperta ha anche osservato che con questa nuova capacità, la domanda di rottame è destinata ad aumentare fino al 2025, con il rischio concreto di un aumento dei costi di produzione che non può essere trasferito ai clienti.
«L'eccesso di offerta di lamiere e [l'aumento della domanda di rottame] comprimeranno i margini delle acciaierie», ha aggiunto.
Secondo gli analisti, i rischi per l'anno in corso sono le elezioni americane, i conflitti globali e la possibilità che AHMSA riparta o meno nel 2024, il che potrebbe aggravare ulteriormente l'eccesso di offerta di lamiere negli Stati Uniti.
Alex Hacking, Head of Americas Metals & Mining di Citi, ritiene inoltre che la domanda di quest'anno sarà più debole rispetto a quella del 2023, e che ciò sia in parte dovuto alla stretta del credito e dei prestiti.
«L'edilizia è più debole, l'industria manifatturiera in generale è più debole e i primi segnali indicano che l'attività economica statunitense si sta dirigendo verso un rallentamento significativo e probabilmente verso una recessione», ha concluso. «Ma a lungo termine, siamo ancora convinti di trovarci nel miglior mercato dell'acciaio da una generazione a questa parte».
Le date della Tampa Bay Steel Conference del prossimo anno dovrebbero essere annunciate nei prossimi mesi.