Rottame, cresce il consumo in Cina mentre cala in Turchia

venerdì, 26 luglio 2019 17:21:34 (GMT+3)   |   Brescia
       

Continua a crescere il consumo di rottame in Cina. Una conseguenza, questa, delle riforme del governo locale volte a ridurre le emissioni di agenti inquinanti e, quindi ad incentivare una transizione verso una siderurgia basata sempre più su forno elettrico. Secondo i dati della Ferrous Division del Bureau of International Recycling (BIR), nel primo trimestre del 2019 il paese asiatico ha consumato 45,6 milioni di tonnellate di rottame, ossia il 14,1% in più su base annua. Lo scorso anno, la produzione cinese da forno elettrico è salita a 121 milioni di tonnellate, contro gli 81 milioni del 2017. 

Anche altri paesi hanno incrementato l'utilizzo di rottame. Gli USA nel primo trimestre hanno consumato 12 milioni di tonnellate, il 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2018. Allo stesso tempo, l'UE-28 ha consumato 23,96 milioni di tonnellate, registrando un incremento del 2,3%. Le poche eccezioni a livello mondiale sono state rappresentate dal Giappone (-1,5%, a 8,92 milioni di tonnellate) e dalla Turchia (-18,6%, a 6,687 milioni di tonnellate). L'associazione dei produttori siderurgici turchi ha spiegato che la principale ragione del calo del consumo di rottame nel paese è stata una riduzione del 20% nella produzione da forno elettrico. Questa è stata determinata a sua volta dalle difficoltà a vendere da parte dei siderurgici turchi, a causa sia dei problemi dell'economia interna (con il forte indebolimento della lira) sia dei dazi statunitensi e non solo.

La Turchia continua comunque a ricoprire il ruolo di maggior importatore di rottame nel mondo con 3,893 milioni di tonnellate. Il dato evidenzia tuttavia un crollo del 27,6% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Allo stesso tempo la Corea del Sud ha importato 1,908 milioni di tonnellate, il 19,5% in più su base annua. Terza classificata è stata l'India con 1,8 milioni di tonnellate di importazione, il 44,3% in più. Seguono gli USA (1,154 milioni di tonnellate), l'UE (722.000 tonnellate) e la Bielorussia (345.000 tonnellate). 

A livello mondiale i paesi dell'UE restano i principali esportatori di rottame con 5,343 milioni di tonnellate spedite nei primi tre mesi del 2019 (+2,6% su base annua). La Turchia è rimasta il principale compratore di rottame europeo con 3,037 milioni di tonnellate (-7,8%). Sono cresciute le esportazioni di rottame dall'UE verso l'India (+89,6%, a 546.000 t), l'Egitto (+3,1%, a 381.000 t) e il Bangladesh (+246,4%, a 194.000 t). 
Gli USA, sempre nel primo trimestre, hanno esportato 3,606 milioni di tonnellate di rottame, il 12,4% in meno su base annua. In particolare, le esportazioni verso la Turchia sono calate del 15,7%, ammontando a 825.000 tonnellate. 

Stefano Gennari


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