Nel 2010 la produzione siderurgica nazionale romena ha raggiunto 3,6 milioni di tonnellate, facendo registrare una crescita annua del 41% (pur persistendo una contrazione del 22% rispetto al 2008).
"L'aumento è stato possibile grazie all'export. Finché il settore delle costruzioni in Romania non si riprenderà, non avremo altri incrementi dell'output" ha commentato in un comunicato UniRomSider, associazione romena dei produttori siderurgici.
ArcelorMittal Galati, principale attore nel mercato locale e consociato del colosso siderurgico mondiale, ha aumentato la produzione di acciaio grezzo dell'11,2% annuo, sfiorando quota 2 milioni di tonnellate. Anche l'altra consociata del gruppo con sede nel Lussemburgo, ArcelorMittal Huendoara, ha fatto registrare un incremento dell'output: 153.000 tonnellate e +118%. Secondo il quotidiano economico romeno Financiarul, questo sarebbe stato possibile grazie al ‘rimbalzo' dei consumi in Turchia, principale mercato di esportazione dell'acciaio romeno.
Anche il gruppo minerario e siderurgico Mechel, proprietario in Romania delle due acciaierie Mechel Targoviste e Otelu Rosu, ha comunicato di avere raggiunto nel 2010 un incremento annuo della produzione romena pari al 38%, colando 827.000 tonnellate di acciaio e superando il livello di produzione pre-crisi.
Un altro gruppo russo presente in Romania, TMK, ha registrato una crescita della produzione della consociata TMK-Resita del 65%, con 267.000 tonnellate.
Il tasso di crescita maggiore è però quello dell'italiana Tenaris. Nel 2010, infatti, gli impianti di Calarasi hanno incrementato la produzione del 283%.
Secondo i dati comunicati dalla World Steel Association, nel primo mese del nuovo anno la Romania ha invertito la marcia, registrando un -23,3% annuo dell'output (con 220.000 tonnellate contro 287.000).