Il colosso australiano Rio Tinto ha annunciato i risultati finanziari relativi al 2016, anno in cui il produttore minerario ha conseguito un utile netto di 4,61 miliardi di dollari, contro la perdita netta di 866 milioni di dollari registrata nel 2015. Allo stesso tempo il fatturato consolidato è calato del 3% a 33,78 miliardi di dollari, principalmente a causa della diminuzione del prezzo medio delle commodity.
Per quanto riguarda il solo business del minerale ferroso, nel periodo analizzato Rio Tinto ha registrato un utile netto pari a 4,61 miliardi di dollari (+17% su base annua). Nello stesso settore, l'EBITDA registrato da Rio Tinto è stato pari a 8,52 miliardi di dollari, un dato superiore dell'11% rispetto a quanto registrato nel 2015.
Nell'arco del 2016 le vendite dalla regione di Pilbara sono ammontate a 327,6 milioni di tonnellate, il 3% in più rispetto al 2015, mentre la produzione di minerale di ferro, sempre nel Pilbara, è cresciuta del 6% raggiungendo 329,5 milioni di tonnellate. L'incremento è attribuito all'espansione delle miniere, ai miglioramenti registrati sotto il profilo della produttività e all'impatto minimo delle condizioni meteorologiche.
Secondo quanto dichiarato da Rio Tinto, per quest'anno l'azienda prevede spedizioni di minerale dalla regione di Pilbara pari a 330-340 milioni di tonnellate, salvo condizioni meteorologiche avverse.