Come riportato precedentemente, a maggio diverse imprese di costruzione turche avevano lamentato la scarsa disponibilità di tondo per cemento armato sul mercato turco, problema dovuto al fatto che i produttori turchi avevano deciso di focalizzare la propria attenzione sul mercato estero anziché su quello domestico. Questa circostanza ha determinato un aumento dei volumi di tondo importati dall'estero. Tra questi, secondo l'associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD), nella prima settimana di giugno sono sbarcate in diversi porti del paese 22.500 tonnellate di tondo non certificato, obsoleto e arrugginito di provenienza italiana. Il prodotto è tuttora oggetto di scambi.
Secondo l'associazione turca, il tondo in questione è stato prodotto dalle acciaierie italiane per il mercato algerino, e dunque in conformità con lo standard algerino ANFOR; tuttavia, dopo una lunga attesa dovuta al mancato rilascio delle licenze di importazione in Algeria, questo materiale ha trovato la strada verso la Turchia. La TCUD sostiene che il tondo in questione non debba essere utilizzato in Turchia: il paese - spiegano i produttori turchi - si trova in una zona ad elevato rischio sismico, pertanto, nell'ottica di garantire la sicurezza delle costruzioni e proteggere i produttori locali, non è raccomandabile l'utilizzo di questo materiale obsoleto e ossidato, nonché non conforme allo standard turco TS 708.