Presidente IREPAS ottimista sull'andamento del mercato dei lunghi

martedì, 31 maggio 2022 17:21:27 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Durante l'evento di IREPAS & SteelOrbis attualmente in corso a Istanbul, Murat Cebecioğlu, export manager del produttore turco Icdas nonché presidente di IREPAS, ha menzionato due problemi principali che affliggono il mercato degli acciai lunghi: la guerra in Ucraina e la politica "zero-Covid" della Cina. Secondo Cebecioğlu, il problema in Cina sarà probabilmente risolto prima della guerra in Ucraina, dando respiro a tutti. Ha aggiunto che la guerra ha spostato tutti i fondamentali: l'equilibrio tra domanda e offerta è stato rotto, le catene di approvvigionamento si sono interrotte, i prezzi sono aumentati, ci sono stati «acquisti da panico» nell'Ue e alcuni paesi hanno comprato più del necessario.

Parlando di alcuni paesi nello specifico, il presidente di IREPAS ha affermato che i colloqui di pace sono in corso nello Yemen, uno dei primi tre mercati di esportazione per la Turchia. Se porteranno a risultati positivi, la domanda aumenterà in questo mercato, mentre nelle Filippine le cose dovrebbero andare molto meglio dopo la formazione del nuovo governo. Guardando al Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti producono più di quanto consumano, quindi esportano in molti paesi. Nella regione del Consiglio di cooperazione del Golfo, i paesi che prima erano importatori sono diventati esportatori, come l'Oman che esporta nell'Ue discreti volumi. Per quanto riguarda la Turchia, Cebecioğlu ha sottolineato che il paese esporta in molti mercati e la guerra «ha dato qualche piccola possibilità alla Turchia perché rappresenta l'unica alternativa» in assenza di Russia e Ucraina. Sebbene quest'anno le esportazioni nel Sud-est asiatico non siano state possibili per la Turchia a causa dell'interferenza dei competitor cinesi, il paese ha avuto l'opportunità di rimpiazzare le forniture da Ucraina e Russia. Tuttavia, la stessa Turchia è stata influenzata negativamente dal conflitto dal momento che questi due paesi rappresentano da sempre degli importanti fornitori. Cebecioğlu ha ricordato inoltre che con la ridistribuzione da parte dell'Ue delle quote di Russia e Bielorussia ad altri paesi, i volumi assegnati alla Turchia sono aumentati.

Rispondendo a una domanda su possibili vantaggi per la Turchia derivanti dalla sostituzione delle misure della Section 232 statunitense con quote per Ue, Regno Unto e Giappone, il presidente di Irepas ha affermato che gli Stati Uniti sono sempre stati un buon mercato per la Turchia, benché non sia stato possibile per i produttori turchi vendere nel paese a stelle e strisce negli ultimi due mesi a causa dei prezzi elevati (circa 900 $/t). «Oggi è possibile farlo e sono già stati chiusi accordi con gli Stati Uniti – ha continuato –. Questi paesi [Ue, Regno Unito e Giappone, ndr] non rappresentano un ostacolo per noi. Vendere negli Usa è sempre una questione di prezzo». Per quanto riguarda la situazione attuale delle esportazioni turche di acciai lunghi, Cebecioğlu ha affermato che, poiché i mercati locali sono rallentati nella maggior parte dei paesi e i prezzi sono aumentati, i fornitori turchi hanno difficoltà a prevedere il futuro. Ha spiegato che Israele, uno dei primi tre mercati di esportazione per i prodotti lunghi turchi, non ha acquistato nulla per più di un mese, ma ora sta tornando sul mercato, come lo Yemen. «Penso che nelle prossime settimane le cose andranno bene», ha affermato.

Riguardo infine alle tariffe di trasporto e ai costi di spedizione, il presidente di IREPAS ha affermato che i noli sono più che raddoppiati e che le navi stanno aspettando un minimo di tre o quattro settimane nei porti, con un «enorme impatto sul commercio di acciaio che utilizza navi alla rinfusa. Quando guardi il Baltic Dry Index, sembra più o meno lo stesso dell'anno scorso, ma le restrizioni anti-Covid della Cina hanno lasciato numerose navi fuori dagli affari, creando un grosso problema che non so quanto presto potrà essere risolto».


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