I lavoratori dello stabilimento siderurgico di Piombino sciopereranno domani per la prima volta da quando Jindal ha acquisito Aferpi, oggi JSW Steel Italy. Lo hanno annunciato ieri al termine di consiglio di fabbrica le segreterie Fim, Fiom e Uilm e le Rsu. I sindacati in una nota congiunta accusano l'azienda di aver messo in atto tagli del personale su manutenzioni, vigilanza, salvaguardia impianti che «non possono, in uno stabilimento come il nostro, che produrre soltanto minore produttività e maggiori rischi per la sicurezza».
«Grazie alla manutenzione effettuata negli anni – sostengono i sindacati – è stato possibile, dopo due anni di fermo, ripartire senza difficoltà insuperabili sui treni di laminazione. Oggi ci vengono comunicati ulteriori tagli, per giunta da chi quattro anni fa ci illustrava le riorganizzazioni come l'unica ricetta per riconquistare mercato, produrre utili e per avere prospettiva. La ricetta era sbagliata allora e continua a esserlo ora».
Anche il sindaco di Piombino Francesco Ferrari condivide le preoccupazioni espresse dai sincati. «Siamo sensibili al tema della sicurezza del lavoro - ha affermato in una nota - e siamo convinti della necessità di investire per garantire condizioni sicure di lavoro e sostenibilità ambientale. Siamo preoccupati da questa situazione e proprio per questo abbiamo chiesto un incontro con la proprietà». Il primo cittadino intende attivare un tavolo permanente di confronto con il quale approfondire anche gli altri temi fondamentali legati alla situazione economica e produttiva dell'azienda e alle sue ripercussioni sulla città. «A questo proposito - ha aggiunto Ferrari - abbiamo chiesto anche un approfondimento con il commissario Piero Nardi con il quale ci vedremo nei prossimi giorni».
Stefano Gennari