Il produttore giapponese Nippon Steel ha annunciato di prevedere per l'intero esercizio 2019/2020 una perdita netta record invece dell'utile precedentemente previsto. Le principali cause di questa correzione in negativo sono la riduzione della produzione e delle spedizioni, i prezzi elevati delle materie prime, il deterioramento degli utili delle società del gruppo e perdite per riduzione del valore di alcuni asset.
Si prevede che Nippon Steel registrerà una perdita netta di 440 miliardi di yen (4 miliardi di dollari) nell'anno finanziario 2019/2020, in contrasto con le precedenti stime di un utile pari a 40 miliardi di yen (364 milioni di dollari). Il produttore ha dichiarato che «nel medio-lungo termine, Nippon Steel deve aspettarsi una diminuzione della domanda di acciaio, associata a fattori come il calo e l’invecchiamento della popolazione nipponica e l’incremento della produzione all’estero da parte dei nostri clienti giapponesi, nonché una maggiore competizione sui mercati internazionali».
Anche quest'anno il colosso nipponico ha ridotto le sue previsioni per la produzione di acciaio grezzo non consolidata di 1 milione di tonnellate, a 39,7 milioni di tonnellate. Come precedentemente riportato, la produzione nell'esercizio finanziario 2018/19 è ammontata a 41 milioni di tonnellate.
Nippon Steel ha annunciato che la sua decisione di chiudere quattro altiforni comporterà una riduzione della capacità di produzione di acciaio grezzo di 5 milioni di tonnellate, mentre porterà a un miglioramento degli utili di 100 miliardi di yen (911 milioni di dollari), entrambi i dati calcolati su base annua.
Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019/2020, Nippon Steel ha registrato una perdita netta di 357 miliardi di yen (3,25 miliardi di dollari) rispetto all'utile di 206,6 miliardi di yen (1,9 miliardi di dollari) rilevato nello stesso periodo dello scorso anno.