Nel 2019, la produzione di acciaio grezzo del gruppo russo Mechel è diminuita del 7% su base annua a 3,61 milioni di tonnellate, mentre la sua produzione di ghisa è calata dell'8% a 3,326 milioni di tonnellate. Entrambe le diminuzioni sono state attribuite a un ampliamento su larga scala degli altiforni e convertitori ad ossigeno presso lo stabilimento metallurgico di Chelyabinsk. Invariata la produzione di carbone, attestatasi a 18,845 milioni di tonnellate. «Nel 2019 - ha dichiarato Oleg Korzhov, CEO di Mechel - abbiamo investito molto per mantenere l'estrazione di carbone ai livelli precedenti, poiché i volumi di strippaggio del carbone sono aumentati notevolmente. Lo abbiamo fatto sia con il lancio di nuove attrezzature minerarie, sia introducendo appaltatori di terze parti».
Nel 2019, le vendite di coking coal sono rimaste ai livelli dell'anno precedente, ammontando a 7,163 milioni di tonnellate. Le principali destinazioni sono state il Giappone e la Cina, rispettivamente per il 29% e il 27% del valore totale delle vendite. La Russia, al terzo posto, ha rappresentato il 24% del valore totale. Il gruppo ha venduto 5,181 milioni di tonnellate di carbone termico, dato stabile rispetto all'anno precedente. Secondo alcune fonti, il mercato asiatico è stato il più redditizio nel 2019 per quanto riguarda l'offerta dei prodotti appena menzionati.
Nell'anno in questione, le vendite totali di prodotti lunghi si sono attestate a 2,509 milioni di tonnellate, registrando un calo dell'8% su base annua, mentre le vendite dei piani sono ammontate a 449.000 tonnellate, scendendo del 7% su base annua.
Le vendite di ferrosilicio da parte di Mechel sono ammontate a 67.000 tonnellate, in diminuzione del 10% rispetto al 2018 a fronte della manutenzione del forno termo-minerale n. 3 nello stabilimento di Bratsk Ferroalloys. Tenendo conto del fatto che i lavori di manutenzione presso lo stabilimento di ferroleghe di Bratsk e quelli nello stabilimento metallurgico di Chelyabinsk sono avvenuti contemporaneamente, le spedizioni di ferroleghe sono state reindirizzate dal mercato domestico a quello export tradizionale, ossia l'Asia.