Materie prime critiche, Assofermet presenta in Senato il proprio piano

mercoledì, 13 settembre 2023 16:36:29 (GMT+3)   |   Brescia
       

Assofermet, associazione di categoria che rappresenta il recupero e il riciclo di rottami ferrosi e non ferrosi, ha partecipato alle Audizioni presso la Commissione Industria e Agricoltura, dove ha anche presentato la propria posizione sul Piano Minerario presentato dal Ministro Urso.

L’Associazione si è dichiarata favorevole alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, ha messo in luce l’importanza dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) nel raggiungimento degli obiettivi strategici e ha espresso il proprio sostegno all’intenzione annunciata dal Ministro Urso di riaprire alcune miniere italiane, seppur evidenziandone alcune importanti criticità.

Assofermet ha dichiarato di ritenere che l’Italia debba diversificare quanto più possibile le fonti di approvvigionamento di materie prime critiche. «È necessario diminuire progressivamente la dipendenza da alcuni Paesi da cui si è finora approvvigionata l’Italia e, allo stesso tempo, individuare nuovi Paesi fornitori, oltre a migliorare la capacità di monitoraggio al fine di attenuare i rischi attuali e futuri di nuove perturbazioni sui mercati in fase di approvvigionamento» ha affermato.

I RAEE, secondo l’associazione, rappresentano una vera e propria “miniera urbana” per l’Italia: «Al loro interno si trovano importanti materie prime critiche e, se correttamente raccolti e recuperati, questi rifiuti possono diventare una fonte strategica di approvvigionamento». Considerando i dispositivi domestici e aziendali, ad oggi in Italia solo il 37% dei RAEE viene raccolto, una percentuale ben inferiore all’obiettivo del 65% fissato dall’Unione Europea.

Assofermet ha affermato che il sistema di raccolta vigente dovrebbe essere analizzato e riveduto con attenzione per rendere più efficace e sostenibile la gestione dei RAEE. «A questo si aggiunge la carenza strutturale, tipica dell’Italia ma anche del resto dell’Unione Europea, di impianti industriali in grado di estrarre Materie Prime Critiche dai singoli componenti dei rifiuti» ha aggiunto. «Investire maggiormente sulla realizzazione di queste strutture e sulla raccolta e recupero di RAEE significherebbe arrivare ad avere a disposizione un’ulteriore fonte di materie prime critiche».

Per quanto riguarda, invece, il cosiddetto “Piano Minerario” annunciato dal Ministro Urso, Assofermet si è detta sostanzialmente d’accordo con l’iniziativa strategica di aprire nuove miniere per il rifornimento di terre rare e materie prime, ma, secondo l’associazione, vanno considerati alcuni elementi di rischio. «La riapertura di qualsiasi miniera dovrà tenere conto delle importanti difficoltà attualmente esistenti» ha dichiarato Assofermet. «Non solo i fattori geologici, i costi del capitale e i rischi correlati, ma anche la lunghezza e l'incertezza delle procedure di autorizzazione, la difficile ricerca di manodopera specializzata e molti altri aspetti organizzativi». Inoltre, andrebbe promossa una mappatura dei siti minerari disponibili per individuare esclusivamente le opportunità concrete di costituire una filiera di imprese che si impegnino nelle attività di estrazione, lavorazione e trasformazione, senza inutili sprechi di energie e risorse.  

Un ultimo aspetto da tenere in considerazione, secondo Assofermet, è che si tratta di attività economiche evidentemente strategiche, molto più di quanto non lo fossero in passato: per questo motivo, potrebbe essere necessario un intervento diretto, forte e prolungato, dello Stato e/o di Cassa Depositi e Prestiti per sostenere un eventuale ricorso alle miniere.


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