A maggio segno "più" sia per le esportazioni che le importazioni verso paesi extra UE. Secondo quanto riportato dall'Istat, le esportazioni sono cresciute del 2,2%, le importazioni del 4,3%, in entrambi i casi su base mensile.
L'incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra UE, spiega l'Istat, è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, a esclusione dell'energia (-6,3%) e dei beni di consumo durevoli (-2,7%). L'aumento delle esportazioni è marcato per i beni intermedi (+4,3%) e i beni di consumo non durevoli (+4,0%).
Dal lato dell'import, l'incremento congiunturale è più ampio per i beni strumentali (+15,2%) che registrano un marcato aumento dovuto anche all'acquisto di mezzi di navigazione marittima e per i beni di consumo durevoli (+10,0%); di intensità minore per i beni di consumo non durevoli (+2,3%).
A maggio 2017, le esportazioni sono in forte aumento su base annua (+13,9%). La crescita è molto marcata per l'energia (+39,0%), e di intensità comunque elevata per i beni strumentali (+17,4%) e per i beni di consumo non durevoli (+12,3%).
Le importazioni registrano una marcata crescita tendenziale (+22,3%), determinata dai beni di consumo durevoli (+49,0%), dai beni strumentali (+31,7%) e dall'energia (+28,9%).
Il surplus commerciale (+2.658 milioni) è in diminuzione rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+3.257 milioni). Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici (+5.494 milioni) è in lieve aumento rispetto a maggio 2016 (+5.492 milioni).
A maggio 2017, rispetto allo stesso mese del 2016, le vendite di beni verso i paesi MERCOSUR (+38,2%), Cina (+35,3%), Russia (+26,7%) e Stati Uniti (+16,0%) aumentano in misura marcata. I paesi ASEAN (+14,8%), Giappone (+10,6%), Svizzera (+7,3%) e Turchia (+2,5%) conseguono un incremento più contenuto.
Le importazioni dal Giappone (+125,1%), India (+36,4%) e Turchia (+35,5%) aumentano ad un tasso superiore a quello medio. In misura minore aumentano gli acquisti da OPEC (+22,2%), Stati Uniti (+19,7%), Svizzera (+17,4%), paesi MERCOSUR (+15,2%), paesi ASEAN (+14,2%), Cina (+12,9%) e Russia (+12,0%).