Secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai, sia le esportazioni sia le importazioni di acciaio negli scambi tra l’Italia e i paesi extra UE hanno registrato cali percentuali a due cifre nei primi sette mesi del 2020.
In gennaio-luglio l’Italia ha importato dai paesi extra UE 5,054 milioni di tonnellate di acciaio, ossia il 34% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso tempo, l'export è ammontato a 2,200 tonnellate, facendo registrare una flessione del 17,5% su base annua. In entrambi i casi, il calo è stato leggermente superiore a quello registrato nel periodo gennaio-luglio. Segno di un peggioramento della situazione nel settimo mese dell’anno.
Sul versante dell'import, i prodotti lunghi nei primi sette mesi del 2020 hanno fatto registrare un calo del 26%. In particolare, le importazioni di vergella sono scese del 17,3%, a 124mila tonnellate. Allo stesso tempo l’import di laminati mercantili (barre) è calato del 29,6%, a 88mila tonnellate.
L'import di acciai piani è diminuito del 34,1%. Tra i prodotti più importati, ci sono stati i coils (1.514.000 t, -37,2%), le lamiere a freddo (430mila t, -26,2%), le lamiere zincate a caldo (258mila t, -58,9%), la banda stagnata (186mila t, +39,8%), le lamiere a caldo e i larghi piatti (130mila t, -16,1%), i lamierini magnetici (133mila, -19,4%),
Per quanto riguarda l'export, sono stati registrati un -18,9% per i prodotti lunghi e un -6,5% per i piani. Sono calate sia le esportazioni di tondo per cemento armato (224mila t, -30,2%) sia quelle di vergella (200mila t, -14,5%), mentre sono cresciute quelle di rotaie e armamento (56mila t, +194,7%). In flessione le esportazioni di laminati mercantili: barre a -14,5% (per un totale di 58mila tonnellate), profilati a -25,9% (20mila tonnellate in totale); stabili i piatti (19mila t).
Passando ai piani, sono calate le esportazioni di coils (169mila t, -27,2%), di lamiere a freddo (82mila t, -27,4%), di lamierini magnetici (7mila t, -30,0%), di lamiere elettrozincate (10mila t, -41,2%), di lamiere con altri rivestimenti metallici (4mila t, -42,9%). È invece cresciuto l’export di lamiere a caldo e larghi piatti (159mila t, +26,2%), di banda stagnata (28mila t, +55,6%) e di lamiere zincate a caldo (168mila t, +9,1%).
Venendo infine ai prodotti di 1ª trasformazione, in gennaio-luglio le esportazioni di tubi senza saldatura sono ammontate a 204mila t, quelle di tubi saldati a 216mila t, facendo segnare rispettivamente diminuzioni del 16,7% e del 27,3%.
Si riportano di seguito le variazioni in relazione ai volumi delle varie categorie di prodotti importate ed esportate (dati espressi in migliaia di tonnellate).
Prodotto |
Import |
Export |
Saldo |
|||||
Gen-lug 2019 |
Gen-lug 2020 |
Variaz. |
Gen-lug 2019 |
Gen-lug 2020 |
Variaz. |
Gen-lug 2019 |
Gen-lug 2020 |
|
Lingotti e semilavorati |
2.840 |
1.817 |
-36 |
230 |
115 |
-50 |
-2.610 |
-1.702 |
Prodotti lunghi |
308 |
228 |
-26 |
42 |
602 |
-18,9 |
434 |
374 |
Prodotti piani |
4.226 |
2.786 |
-34,1 |
736 |
688 |
-6,5 |
-3.490 |
-2.098 |
Prodotti 1ª trasformazione (*) |
238 |
182 |
-23,5 |
853 |
707 |
-17,1 |
615 |
525 |
Prodotti 2ª trasformazione (**) |
51 |
41 |
-19,6 |
105 |
88 |
-16,2 |
54 |
47 |
TOTALE |
7.663 |
5.054 |
-34 |
2.666 |
2.200 |
-17,5 |
-4.997 |
-2.854 |
(*) Tubi senza saldatura e saldati, semilavorati fucinati e fucinati in barre, barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.
(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.
Stefano Gennari