Secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai, sia le esportazioni sia le importazioni di acciaio negli scambi tra l'Italia e i paesi extra UE hanno registrato cali percentuali a due cifre nei primi nove mesi del 2020. In gennaio-settembre l'Italia ha importato dai paesi extra UE 6,078 milioni di tonnellate di acciaio, ossia il 32% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso tempo, l'export è ammontato a 2,730 tonnellate, facendo registrare una flessione del 15,7% su base annua. In quest'ultimo caso, il calo è stato leggermente inferiore a quello registrato nel periodo gennaio-agosto, segno di un miglioramento della situazione nel nono mese dell'anno.
Sul versante dell'import, i prodotti lunghi nei primi nove mesi del 2020 hanno fatto registrare un calo del 27,9%. In particolare, le importazioni di vergella sono scese del 17,8%, a 139mila tonnellate. Allo stesso tempo l’import di laminati mercantili (barre) è calato del 33,3%, a 106mila tonnellate.
L'import di acciai piani è diminuito del 32,3%. Tra i prodotti più importati, ci sono stati i coils (1.737.000 t, -37,2%), le lamiere a freddo (517mila t, -24,7%), le lamiere zincate a caldo (291mila t, -55,3%), la banda stagnata (211mila t, +34,4%), le lamiere a caldo e i larghi piatti (169mila t, -7,1%), i lamierini magnetici (168mila, -6,7%),
Per quanto riguarda l'export, sono stati registrati un -14,2% per i prodotti lunghi e un -3,7% per i piani. Sono calate sia le esportazioni di tondo per cemento armato (306mila t, -20,9%) sia quelle di vergella (245mila t, -12,8%), mentre sono cresciute quelle di rotaie e armamento (60mila t, +160,9%). In flessione le esportazioni di laminati mercantili: barre a -12,2% (per un totale di 72mila tonnellate); profilati a -27,8% (26mila tonnellate in totale); stabili i piatti a con 23mila t.
Passando ai piani, sono calate le esportazioni di coils (224mila t, -20,3%), di lamiere a freddo (101mila t, -29,4%), di lamierini magnetici (9mila t, -25%), di lamiere elettrozincate (12mila t, -40%), di lamiere con altri rivestimenti metallici (5mila t, -37,5%). È invece cresciuto l’export di lamiere a caldo e larghi piatti (217mila t, +33,1%), di banda stagnata (34mila t, +41,7%) e di lamiere zincate a caldo (202mila t, +5,8%).
Venendo infine ai prodotti di 1ª trasformazione, in gennaio-settembre le esportazioni di tubi senza saldatura sono ammontate a 232mila t, quelle di tubi saldati a 253mila t, facendo segnare rispettivamente diminuzioni del 24,2% e del 24,9%. L'export di filo trafilato si è attestato a 208mila tonnellate (+9,5%), mentre quello di nastri a freddo è ammontato a 45mila tonnellate (-6,3%). Barre e trafilati a freddo infine hanno fatto segnare una flessione del 23% con 94mila tonnellate esportate.
Si riportano di seguito le variazioni in relazione ai volumi delle varie categorie di prodotti importate ed esportate (dati espressi in migliaia di tonnellate).
Prodotto |
Import |
Export |
Saldo |
|||||
Gen-set 2019 |
Gen-set 2020 |
Variaz. |
Gen-set 2019 |
Gen-set 2020 |
Variaz. |
Gen-set 2019 |
Gen-set 2020 |
|
Lingotti e semilavorati |
3.417 |
2.294 |
-32,9 |
282 |
129 |
-54,3 |
-3.135 |
-2.165 |
Prodotti lunghi |
366 |
264 |
-27,9 |
890 |
764 |
-14,2 |
524 |
500 |
Prodotti piani |
4.796 |
3.245 |
-32,3 |
917 |
883 |
-3,7 |
-3.879 |
-2.362 |
Prodotti 1ª trasformazione (*) |
294 |
221 |
-24,8 |
1.020 |
845 |
-17,2 |
726 |
624 |
Prodotti 2ª trasformazione (**) |
62 |
54 |
-12,9 |
130 |
109 |
-16,2 |
68 |
55 |
TOTALE |
8.935 |
6.078 |
-32,0 |
3.239 |
2.730 |
-15,7 |
-5.696 |
-3.348 |
(*) Tubi senza saldatura e saldati, semilavorati fucinati e fucinati in barre, barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.
(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.
Stefano Gennari