Calo a due cifre sia per l’export sia per l’import. Questo in estrema sintesi l’andamento degli scambi di acciaio tra Italia e paesi extra UE nei primi cinque mesi del 2020, secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai.
In gennaio-maggio l’Italia ha importato dai paesi extra UE 3,533 milioni di tonnellate di acciaio, ossia il 37% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso tempo, l'export è ammontato a 1,514 tonnellate, facendo registrare una flessione del 19,3% su base annua.
Sul versante dell'import, i prodotti lunghi hanno fatto registrare un calo del 31,9%. In particolare, le importazioni di vergella sono scese del 23,7%, a 74mila tonnellate. Allo stesso tempo l’import di laminati mercantili (barre) è calato del 36,7%, a 62mila tonnellate.
L'import di acciai piani è diminuito del 37,5%. Tra i prodotti più importati, ci sono stati i coils (989mila t, -47,5%), le lamiere a freddo (306mila t, -23,7%), le lamiere zincate a caldo (154mila t, -47,1%), la banda stagnata (137mila t, +42,7%), le lamiere a caldo e i larghi piatti (103mila t, +6,2%), i lamierini magnetici (86mila, -23,9%),
Per quanto riguarda l'export, sono stati registrati un -24% per i prodotti lunghi e un -7,1% per i piani. Sono calate sia le esportazioni di tondo per cemento armato (137mila t, -42,2%) sia quelle di vergella (136mila t, -4,2%), mentre sono cresciute quelle di rotaie e armamento (36mila t, +176,9%). In flessione le esportazioni di laminati mercantili: barre a -22,9% (per un totale di 37mila tonnellate), profilati a -33,3% (12mila tonnellate in totale) e piatti a -7,7% (12mila t).
Passando ai piani, sono calate le esportazioni di coils (110mila t, -32,5%), di lamiere a freddo (58mila t, -20,5%), di lamierini magnetici (5mila t, -28,6%), di lamiere elettrozincate (7mila t, -46,2%), di lamiere con altri rivestimenti metallici (3mila t, -40%). È invece cresciuto l’export di lamiera a caldo e larghi piatti (100mila t, +17,6%), di banda stagnata (20mila t, +66,7%) e di lamiere zincate a caldo (125mila t, +15,7%).
Venendo infine ai prodotti di 1ª trasformazione, in gennaio-maggio le esportazioni di tubi senza saldatura sono ammontate a 142mila t, quelle di tubi saldati a 177mila t, facendo segnare rispettivamente diminuzioni del 17,9% e del 19,5%..
Si riportano di seguito le variazioni in relazione ai volumi delle varie categorie di prodotti importate ed esportate (dati espressi in migliaia di tonnellate).
Prodotto |
Import |
Export |
Saldo |
|||||
Gen-mag 2019 |
Gen-mag 2020 |
Variaz. |
Gen-mag 2019 |
Gen-mag 2020 |
Variaz. |
Gen-mag 2019 |
Gen-mag 2020 |
|
Lingotti e semilavorati |
2.186 |
1.361 |
-37,7 |
178 |
76 |
-57,3 |
-2.008 |
-1.285 |
Prodotti lunghi |
210 |
143 |
-31,9 |
509 |
387 |
-24 |
299 |
244 |
Prodotti piani |
2.998 |
1.873 |
-37,5 |
506 |
470 |
-7,1 |
-2.492 |
-1.403 |
Prodotti 1ª trasformazione (*) |
177 |
129 |
-27,1 |
607 |
521 |
-14,2 |
430 |
392 |
Prodotti 2ª trasformazione (**) |
35 |
27 |
-22,9 |
75 |
60 |
-20 |
40 |
33 |
TOTALE |
5.606 |
3.533 |
-37 |
1.875 |
1.514 |
-19,3 |
-3.731 |
-2.019 |
(*) Tubi senza saldatura e saldati, semilavorati fucinati e fucinati in barre, barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.
(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.
Stefano Gennari