Secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai, sia le esportazioni sia le importazioni di acciaio negli scambi tra l’Italia e i paesi extra UE hanno registrato cali percentuali a due cifre nei primi otto mesi del 2020, tuttavia per l’import la flessione è stata più accentuata. In gennaio-agosto l’Italia ha importato dai paesi extra UE 5,587 milioni di tonnellate di acciaio, ossia il 31,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso tempo, l'export è ammontato a 2,450 tonnellate, facendo registrare una flessione del 16,2% su base annua. In entrambi i casi, il calo è stato leggermente inferiore a quello registrato nel periodo gennaio-luglio, segno di un miglioramento della situazione nell’ottavo mese dell’anno.
Sul versante dell'import, i prodotti lunghi nei primi otto mesi del 2020 hanno fatto registrare un calo del 26,8%. In particolare, le importazioni di vergella sono scese del 18,1%, a 127mila tonnellate. Allo stesso tempo l’import di laminati mercantili (barre) è calato del 30,9%, a 94mila tonnellate.
L'import di acciai piani è diminuito del 30,3%. Tra i prodotti più importati, ci sono stati i coils (1.659.000 t, -34,1%), le lamiere a freddo (483mila t, -21,6%), le lamiere zincate a caldo (270mila t, -57,3%), la banda stagnata (204mila t, +40,7%), le lamiere a caldo e i larghi piatti (156mila t, -4,9%), i lamierini magnetici (153mila, -9,5%),
Per quanto riguarda l'export, sono stati registrati un -15,6% per i prodotti lunghi e un -2,2% per i piani. Sono calate sia le esportazioni di tondo per cemento armato (265mila t, -24,9%) sia quelle di vergella (224mila t, -11,1%), mentre sono cresciute quelle di rotaie e armamento (59mila t, +181%). In flessione le esportazioni di laminati mercantili: barre a -14,9% (per un totale di 63mila tonnellate), profilati a -28,1% (23mila tonnellate in totale); piatti a -4,8% (20mila t).
Passando ai piani, sono calate le esportazioni di coils (206mila t, -18,3%), di lamiere a freddo (90mila t, -28,6%), di lamierini magnetici (8mila t, -27,3%), di lamiere elettrozincate (11mila t, -38,9%), di lamiere con altri rivestimenti metallici (4mila t, -50%). È invece cresciuto l’export di lamiere a caldo e larghi piatti (193mila t, +36,9%), di banda stagnata (32mila t, +60%) e di lamiere zincate a caldo (184mila t, +5,7%).
Venendo infine ai prodotti di 1ª trasformazione, in gennaio-agosto le esportazioni di tubi senza saldatura sono ammontate a 215mila t, quelle di tubi saldati a 230mila t, facendo segnare rispettivamente diminuzioni del 22,7% e del 26,5%.
Si riportano di seguito le variazioni in relazione ai volumi delle varie categorie di prodotti importate ed esportate (dati espressi in migliaia di tonnellate).
Prodotto |
Import |
Export |
Saldo |
|||||
Gen-ago 2019 |
Gen-ago 2020 |
Variaz. |
Gen-ago 2019 |
Gen-ago 2020 |
Variaz. |
Gen-ago 2019 |
Gen-ago 2020 |
|
Lingotti e semilavorati |
3.067 |
2.035 |
-33,6 |
259 |
116 |
-55,2 |
-2.808 |
-1.919 |
Prodotti lunghi |
325 |
238 |
-26,8 |
808 |
682 |
-15,6 |
483 |
444 |
Prodotti piani |
4.407 |
3.071 |
-30,3 |
816 |
798 |
-2,2 |
-3.591 |
-2.273 |
Prodotti 1ª trasformazione (*) |
254 |
196 |
-22,8 |
924 |
755 |
-18,3 |
670 |
559 |
Prodotti 2ª trasformazione (**) |
55 |
47 |
-14,5 |
117 |
99 |
-15,4 |
62 |
52 |
TOTALE |
8.108 |
5.587 |
-31,1 |
2.924 |
2.450 |
-16,2 |
-5.184 |
-3.137 |
(*) Tubi senza saldatura e saldati, semilavorati fucinati e fucinati in barre, barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.
(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.
Stefano Gennari