IREPAS: protezionismo e sovraccapacità mettono in difficoltà i paesi esportatori

martedì, 06 giugno 2017 15:39:57 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il rapporto tra domanda e offerta sul mercato mondiale degli acciai lunghi ha indicato un peggioramento nelle ultime settimane. Misure protezionistiche quali provvedimenti antidumping, dazi compensativi e tasse sull'import, unite all'incremento della capacità produttiva in alcuni paesi tradizionalmente importatori, hanno messo in difficoltà quei paesi dipendenti dalle esportazioni. Lo ha affermato IREPAS, associazione mondiale dei produttori ed esportatori di acciai lunghi, nel suo ultimo report.

La situazione è peggiorata in particolare negli Stati Uniti. Oltre al recente annuncio di un dazio compensativo sulle importazioni di tondo, vi è ora l'incognita dei risultati dell'indagine in conformità all'articolo 232 del Trade Expansion Act del 1962. Gli addetti ai lavori si aspettano che l'indagine porterà all'imposizione di provvedimenti che potrebbero stravolgere il mercato e far perdere ai produttori turchi uno dei più importanti mercati di sbocco dopo aver perso quote di mercato in Medio Oriente.

La domanda non brilla nel sud e nell'est dell'UE. Dal momento che in Algeria non sono ancora state rilasciate le licenze per le importazioni di tondo e vergella, si prevede che i prezzi dei prodotti lunghi avranno poche possibilità di aumentare in Europa se non grazie ad un rialzo delle quotazioni del rottame.

IREPAS ha messo in guardia inoltre dalla sovraccapacità cinese, spiegando che, se in Cina la domanda di acciai lunghi rallenta anche solo leggermente, a livello internazionale si viene a creare immediatamente uno squilibrio.

La domanda è debole ma stabile nei paesi dell'America Latina, e non vi sono segnali di un possibile cambiamento della situazione nel breve o medio termine. L'eccesso di capacità continua a deprimere i prezzi. Inoltre, l'incertezza politica in Brasile ha ritardato qualsivoglia ripresa del mercato locale. Sfortunatamente, secondo IREPAS il 2017 sarà un altro "anno perso" per il mercato brasiliano.

Intanto, la nuova crisi politica nella regione del Golfo Persico ha generato ulteriore incertezza sul mercato mondiale. Si prevede che le esportazioni di tondo dal Qatar all'Arabia Saudita giungeranno presto al termine, così come le spedizioni di billette dal Qatar agli Emirati Arabi, poiché queste passano attraverso l'Arabia Saudita. IREPAS auspica che la crisi venga presto risolta, poiché sarebbe deleteria per l'intera regione.

Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi del minerale di ferro e del coking coal sono entrambi in discesa, mentre quelli del rottame sono relativamente stabili. Fonti di mercato si aspettano un calo delle quotazioni del rottame, ma al momento la domanda di rottame appare ancora robusta in Europa e Stati Uniti. Inoltre, dopo il referendum dello scorso aprile le acciaierie turche hanno assistito ad un rafforzamento del mercato interno, pertanto hanno incrementato le produzioni e quindi aumentato la loro richiesta di rottame.
A proposito di rottame, uno dei fattori di incertezza è rappresentato dal recente incremento delle esportazioni cinesi di rottame, che tuttavia secondo alcuni esperti andrebbe considerato come un fenomeno temporaneo.

Al di là delle considerazioni esposte finora, i mercati dei prodotti lunghi hanno registrato un miglioramento della domanda e livelli di scorte ragionevoli. Come anzidetto, la domanda di tondo è cresciuta in Turchia dopo il referendum costituzionale. Vi sono stati inoltre segni di miglioramento in alcuni paesi europei.

Curiosamente, mentre nel resto del mondo si rafforza il protezionismo commerciale, in Turchia si sta discutendo la riduzione delle tariffe sulle importazioni di tondo per cemento armato.

In conclusione, secondo IREPAS, a dispetto del generale clima di incertezza, il mercato appare sostanzialmente stabile. Le previsioni per il prossimo trimestre sono prevalentemente positive, nonostante le numerose incognite. Fattori quali l'indagine legata all'articolo 232 negli USA e il mancato rilascio di licenze di importazione in Algeria contribuiscono a generare incertezza e a rendere complicata la formulazione di previsioni.


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