Le condizioni del mercato globale dei prodotti lunghi sono migliorate significativamente ed hanno portato il settore a vivere un momento di positività mai visto negli ultimi anni; questo è quanto emerge dal report a breve termine di IREPAS, l’associazione mondiale dei produttori ed esportatori di prodotti lunghi.
Cina: la domanda e il riassetto dell’offerta rilanciano prezzi e margini
La domanda interna, unitamente al riassetto dell’offerta a tutti i livelli partendo dalle materie prime fino ai prodotti finiti, sta aiutando il mercato a crescere sia in termini di prezzo sia di margini. Nel frattempo l’equazione domanda-offerta si sta sta bilanciando anche nel resto del mondo. Il report di IREPAS ha evidenziato che molti paesi hanno già chiuso le loro porte a forniture estere tramite l’applicazione di misure protezionistiche. Resta da vedere, ovviamente, quanto il protezionismo possa essere salutare per il settore. Detto questo, l’orientamento internazionale dell’industria siderurgica sta calando significativamente, ed il focus mira oggi più sui mercati interni.
Cina: non si prevede una crescita delle esportazioni
I prodotti siderurgici cinesi stanno restando principalmente in Asia. Attualmente la principale destinazione non asiatica per i prodotti cinesi è l’America Latina, che non è esattamente il mercato più forte. Per questo non si può pensare che per la Cina ci sia all’orizzonte una crescita delle esportazioni. IREPAS ha sottolineato come il freno alle esportazioni dalla Cina stia mettendo meno pressione sui prezzi globali, aumentando così il senso di fiducia dei mercati.
Le dinamiche molto positive riscontrate sul mercato dei piani influenzano i prezzi dei lunghi
Le dinamiche molto positive riscontrate sul mercato dei prodotti piani stanno influenzando le politiche di prezzo dei prodotti lunghi. Nord America, Europa, Turchia e Asia hanno registrato numerosi ed inusuali incrementi di prezzo tra i 40 e i 60 $/t dovuti alla crescita dei costi. Il mondo intero si è già adattato mentre solo il Sud America è in ritardo.
America Latina ancora aperta alle esportazioni cinesi
Secondo i dati IREPAS, incrementi di prezzo principalmente dovuti ad aumento dei costi (carbone, minerale di ferro) sono stati registrati in America Latina, ma senza o comunque con poca crescita della domanda. Nonostante la crescita del protezionismo stia ridefinendo i flussi commerciali globali, l’America Latina resta aperta alle esportazioni cinesi che continuano a crescere in quella regione.
La crescita dei prezzi delle materie prime contribuisce a migliorare il sentiment per i prezzi dei lunghi
La crescita dei prezzi delle materie prime sta contribuendo a migliorare il sentiment rispetto ai prezzi dei prodotti lunghi sul mercato. IREPAS ha dichiarato che, ed è un ottimo segnale, la gestione del margine sembra essere tornata tra le priorità dei produttori.
Si torna a fare scorta di acciaio
Con l’abbassarsi mese per mese delle esportazioni dalla Cina, i produttori nel resto del mondo hanno potuto rilevare un miglioramento della domanda per i loro prodotti, e con l’aumento dei prezzi delle commodity è cresciuta anche la domanda di rottame, crescita che probabilmente continuerà anche nell’anno nuovo.
Si torna quindi a fare scorte di acciaio, portando domanda all’intera supply chain. Secondo il report di IREPAS in Cina ferve l’attività dei derivati, particolarmente del minerale ferroso, creando confusione ed aumentando così la volatilità.
Competitivi i mercati dove la domanda è forte
Ovviamente dove c’è protezionismo la concorrenza scarseggia, ma la stessa può ancora essere forte sui mercati aperti, anche se non nella misura rilevata prima dei miglioramenti registrati negli ultimi due mesi.
Con i prodotti cinesi fermi nei confini, il resto del mondo può andare d’accordo nonostante la forte concorrenza. L’America Latina resta tuttavia molto esposta alle esportazioni cinesi.
Previsioni ottime per il prossimo trimestre, più cupe a lungo termine
Il report di IREPAS indica uno scenario globale piuttosto cupo nel medio-lungo termine, con evidenti incertezze. Tuttavia, l’attuale situazione del mercato è stabile e resterà stabile e soddisfacente anche nel primo trimestre 2017. Qualsiasi modifica nei costi delle materie prime dovrebbe impiegare un trimestre prima di trasferirsi sui prodotti finiti. Dovrebbe quindi essere un ottimo inizio anno nuovo per i produttori e per i consumatori che si sono ben riforniti.