Intervista con Dirk Weyrather, CEO di Steelcom

giovedì, 30 aprile 2009 13:47:53 (GMT+3)   |  
       

Dopo una lunga e soddisfacente carriera nel commercio internazionale, lei ha deciso di passare a Steelcom. Può raccontarci com'è nata questa decisione?

Ho visto in Steelcom la nobile sfida di trasformare un'azienda commerciale già ben avviata e localmente attiva in una realtà globale.

Qual è il suo sentore riguardo alle tendenze attuali dei mercati dopo due trimestri di declino? Come pensa che affronteranno i mercati siderurgici queste condizioni avverse?

Innanzitutto gli operatori di mercato devono prendersi le loro responsabilità per la situazione attuale, dovuta anche alla loro ingordigia tradottasi in aumenti costanti dei prezzi nel primo e secondo trimestre 2008, quando i clienti stavano effettuando più ordini rispetto alle loro necessità reali per avere forniture certe. Questo ha portato alla situazione di sovra accumulo di scorte che ha contribuito al collasso del mercato. Siamo attualmente in fase di destoccaggio in molti mercati e questo, insieme alla crisi finanziaria, comporterà secondo me depressione nel mercato per l'intero anno, con i clienti che manterranno le scorte al minimo e con brevi tempi di consegna.

In qualità di compagnia di commercio internazionale, la vostra visione del mercato siderurgico globale è importante. Quali mercati mondiali sono stati maggiormente colpiti dalla recessione globale?

Certamente Stati Uniti, Europa e parte del Medio Oriente (Dubai).

Cosa pensa del recente, parziale recupero osservato nel mercato internazionale dei lunghi?

Sono fermamente convinto che la recente ripresa non sia destinata a durare a lungo stante la carenza generalizzata di domanda forte e anche, come già menzionato, per l'atteggiamento cauto assunto dai clienti verso gli acquisti; questo mi porta ad affermare che osserveremo fluttuazioni al rialzo e al ribasso in prezzi e domanda per tutto il 2009.

Qual è la sua opinione circa la domanda di lunghi proveniente dal mercato nord africano? Avete già spostato l'attenzione in questa direzione dopo la contrazione della domanda osservata nella maggior parte dei mercati globali?

Steelcom era già presente in alcuni mercati nord africani. Non pensiamo che la domanda in Nord Africa sia eccezionalmente buona in questo momento, si tratta di un'impressione scaturita da una stabilità maggiore della domanda in quel mercato rispetto agli altri.

A parte Emirati Arabi e Nord Africa, quali altri paesi mostreranno una domanda forte?

È quasi impossibile da dire al momento. La Cina sembra godere di buona domanda, ma l'economia nazionale risente dei problemi dei suoi principali mercati d'esportazione, USA ed Europa. La riduzione delle esportazioni di beni di consumo potrebbe influenzare indirettamente la domanda per prodotti siderurgici in Cina. Sugli altri, Medio Oriente e alcuni dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), come l'India, sembrano mostrare solidità nella domanda.

Quali prospettive avete sulle tendenze future?

Sembra che dovremo affrontare un alto grado di fluttuazione, al rialzo e al ribasso, nel prossimo futuro, con cicli probabilmente di durata relativamente breve.

Steelcom ha piani di espansione, progetti per nuove unità o simili?

Steelcom sta guardando a opportunità di crescita di qualità e ben selezionate e pure all'istituzione di nuove divisioni e uffici, oltre a quelli esistenti a Dubai, Cairo, Istanbul, Madrid e San Paolo, il più recente. Laddove un mercato o una regione offre a Steelcom la possibilità di sviluppare la sua idea di espansione, noi prendiamo in considerazione l'introduzione della nostra presenza fisica là.

Quale idea vi siete fatti dei mercati siderurgici dall'ultimo convegno IREPAS?

L'ultimo convegno IREPAS ha sostanzialmente confermato la prevalente incertezza in relazione ai futuri sviluppi di mercato. Sono tempi difficili per gli operatori di settore per stilare ragionevoli previsioni relativamente a domanda, andamento dei prezzi e così via.

Lei partecipa al convegno IREPAS da anni, tanto che ormai è uno dei volti più conosciuti. Cosa pensa delle variazioni introdotte nei convegni IREPAS nel corso degli ultimi cinque anni? Quali sono i suoi suggerimenti o le aspettative per il futuro?

Mi piacerebbe vedere ancora riunirsi i comitati industriali e dei commercianti; potrebbe essere utile allestire una sessione congiunta per discutere e condividere i punti di vista individuali sugli sviluppi di mercato. Questo potrebbe promuovere una migliore interrelazione tra tutti gli anelli della filiera. Si potrebbe ridurre il tempo massimo per le presentazioni sui mercati singoli, che sembrano essere utilizzate principalmente per porre l'attenzione sugli esponenti di alcune aziende.


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