Il governo indiano ha iniziato a lavorare sul una nuova politica siderurgica nazionale in quanto ritiene che la precedente versione definita nel 2012 abbia ormai esaurito la propria utilità.
Il ministro dell’acciaio crede infatti che apportare delle modifiche alla versione attuale non sarebbe sufficiente per riuscire a gestire correttamente temi quali i flussi di importazione, il rialzo dei costi delle materie prime importate ed il crescente debito delle acciaierie locali.
Secondo una stima del governo la siderurgia indiana vale 100 miliardi di dollari e contribuisce per almeno il 2% al PIL nazionale anche grazie al terzo posto nella classifica mondiale dei produttori di acciaio, dove con 89 milioni di tonnellate si posiziona dietro solo a Cina e Giappone.
Nonostante ciò il settore sta soffrendo molto ed il governo ritiene necessario intervenire per valorizzare al meglio questo asset del paese.