Il 13 giugno ASSOCHAM, la Camera di Commercio e dell'Industria indiana, ha fatto appello al ministro del Commercio Nirmala Sitharaman sottoponendo un memorandum che suggerisce l'imposizione di un dazio del 30% sulle esportazioni di minerale ferroso in pellet allo scopo di preservare il settore siderurgico nazionale.
"Dal momento che le esportazioni di minerale ferroso in pellet sono aumentate di 1,5 milioni di tonnellate nell'anno finanziario 2013-2014, abbiamo suggerito al ministero di imporre un dazio del 30% sulle esportazioni di minerale ferroso in pellet (come nel caso del fine e del lump ore), al fine di garantire la fornitura del minerale di ferro all'industria nazionale", ha dichiarato Ravi Wig, membro senior dell'associazione.
"Attualmente, sul minerale ferroso in pellet non è applicato alcun dazio, mentre il dazio sulle esportazioni di fine e lump ore è pari al 30%, con la conseguenza che gli esportatori eludono l'export di minerale di ferro pagando soltanto un dazio del 5%", ha sottolineato ASSOCHAM in un comunicato indirizzato al ministro del Commercio.
Secondo l'associazione, la produzione di minerale ferroso in India è diminuita in modo significativo nel corso degli ultimi anni; infatti, per esempio, da un livello di 218 milioni di tonnellate prodotte nel 2009-2010 la produzione è scesa a soli 144 milioni di tonnellate nel 2013-2014, ed è prevista un'ulteriore diminuzione nell'anno finanziario 2014-2015, a 100 milioni di tonnellate a fronte di una domanda di 140 milioni di tonnellate. "Il calo nell'output del minerale è stato determinato da una riduzione o da una mancata produzione da parte di alcuni stati, quali Goa, Karnataka e Odisha, a seguito del divieto imposto dalla Corte Suprema", ha aggiunto ASSOCHAM.
In un incontro richiesto dal Ministero del Commercio il 5 giugno, ASSOCHAM ha inoltre suggerito al governo di azzerare i dazi sulle importazioni di minerale ferroso (lump, fine e pellet), attualmente pari al 2,5%, dichiarando che "questa mossa dovrebbe contribuire a rettificare questa anomalia nella struttura dei dazi e a salvaguardare la competitività del settore siderurgico nazionale".
ASOOCHAM ha inoltre criticato recenti report in cui veniva dichiarato che circa 120 milioni di tonnellate di scorte di minerale ferroso sarebbero state rese disponibili in diversi stati indiani, aggiungendo che "sebbene i prezzi del minerale di ferro in India siano aumentati del 20-25%, le quotazioni a livello mondiale sono diminuite di un massimo del 30% da aprile 2013".
A causa della scarsità di minerale ferroso, vi è stato un forte calo nell'utilizzo della capacità produttiva siderurgica, che è scesa fino al 77% nell'anno finanziario in corso, mentre era risultata pari all'88% nell'anno finanziario 2010-2011; inoltre, nell'anno finanziario 2013-2014, il paese ha importato 5,7 milioni di tonnellate di acciaio per soddisfare il fabbisogno nazionale.