Indagine USA sulle importazioni siderurgiche, il punto della situazione

mercoledì, 28 giugno 2017 10:57:25 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Secondo le ultime notizie, i risultati dall'indagine USA aperta lo scorso aprile sulle importazioni siderurgiche dovrebbero essere annunciati questa o la prossima settimana. Alcuni sostengono che l'amministrazione Trump potrebbe pubblicare il proprio report poco prima del vertice del G20 del 7-8 luglio. "Potrebbe trattarsi della più importante decisione degli ultimi decenni in tema di commercio" ha detto Edward Alden, membro del Council on Foreign Relations. 

Canada, Messico, Brasile, Unione Europea e Giappone sono tra i principali esportatori di acciaio negli Stati Uniti. La Cina, che Trump ha accusato di danneggiare l'industria siderurgica statunitense, lo scorso anno si è classificata all'undicesimo posto tra i maggiori esportatori di acciaio negli USA, ma secondo gli esperti di commercio internazionale potrebbe essere ancora nel mirino di dazi e contingentamenti a causa del problema mondiale dell'overcapacity. Altri paesi che potrebbero essere colpiti dai risultati dell'indagine statunitense sono la Corea del Sud e il Vietnam.

Intanto, il commissario europeo per il commercio Cecilia Malmström ha chiesto con forza all'amministrazione Trump di non procedere con una generica tariffa sulle importazioni siderurgiche, spiegando che un provvedimento del genere sarebbe assai dannoso per l'Europa, la quale non esiterebbe a mettere in campo contromosse riguardanti non solo i prodotti siderurgici, ma anche i beni di altri settori, come quello agricolo (che esporta dagli USA circa il 25% della propria produzione).

Le possibili conseguenze dell'indagine USA hanno già scatenato le proteste di Canada, Messico, Germania e altri paesi. L'acciaio proveniente dall'Europa, dal Canada e dal Giappone potrebbe essere quello maggiormente colpito qualora gli Stati Uniti decidessero di proteggere la propria sicurezza nazionale mediante l'imposizione di tariffe commerciali. 

L'ipotesi di misure restrittive sui paesi esportatori di acciaio negli USA, insieme alle minacce di abbandono del NAFTA e di altri accordi da parte dell'attuale amministrazione USA, stanno incoraggiando molti paesi a ricercare accordi commerciali bilaterali. Giappone e Unione Europea, ad esempio, sembrano vicini al raggiungimento di un ampio accordo sul libero scambio. "Siamo in una fase molto intensa delle trattative - ha detto la Malmström a tale proposito - e speriamo di chiudere un accordo di massima in tempi brevi".


Articolo precedente

Cina e Germania d'accordo sulla cooperazione in tema di overcapacity

19 mar | Notizie

Dazi USA, le reazioni dall'Europa e dal resto del mondo

09 mar | Notizie

USA: definiti i dazi per l’import di prodotti in acciaio resistente alla corrosione.

27 mag | Notizie

USA: annunciati dazi provvisori per l’import di alcuni piani laminati a caldo

17 mar | Notizie

USA: nuovi dazi fino al 265% sull’import di coils a freddo

03 mar | Notizie

USA: posticipate le decisioni antidumping sull’import di coils

01 dic | Notizie

USA: pesanti dazi sugli zincati cinesi. Misure meno severe per l’Italia ed altri paesi

05 nov | Notizie

USA: l’antidumping sui tubi non smuove un mercato ingessato

19 ott | Tubi e tubolari

USA: debole il mercato degli HRC. Fermo l’import

14 set | Piani e bramme

USA: ok al secondo step di indagini antidumping sull’import di tubi rettangolari

04 set | Notizie