Himpe (Eurofer): "Le importazioni sono la principale minaccia per la siderurgia europea"

mercoledì, 21 maggio 2014 12:40:23 (GMT+3)   |   Brescia
       

All'assemblea 2014 di Federacciai, il Presidente Gozzi nel suo discorso ha voluto ringraziare per la partecipazione Robrecht Himpe, vice presidente esecutivo di ArcelorMittal Europe, eletto una settimana fa alla presidenza di Eurofer, l'associazione europea dell'acciaio, in sostituzione di Wolfgang Eder, CEO del produttore siderurgico austriaco Voestalpine. Il Presidente Gozzi ha espresso la sua stima nei confronti di Himpe, sottolineando che il neopresidente di Eurofer ha dinnanzi a sé un compito difficile: quello di "guidare i siderurgici europei in questa complicata fase dell'Unione, difendendo le buone ragioni e i diritti dell'industria dell'acciaio dagli attacchi che provengono da dentro e da fuori la Comunità Europea".
Himpe, nel suo intervento, ha dichiarato che la principale minaccia per il mercato siderurgico europeo è rappresentata dalle importazioni. L'Europa, sostiene il neopresidente, è infatti il mercato più aperto a livello mondiale, e questo lo si evince dai dati sulle importazioni relativi ai primi due mesi del 2014. Il problema è che i materiali vengono importati molto spesso in regime di "dumping", arrecando gravi danni all'industria siderurgica del Vecchio Continente. Da qui la consapevolezza che l'Europa deve adottare misure di tutela per garantire condizioni eque per gli operatori siderurgici. Himpe ha espresso preoccupazione anche in merito alla domanda a livello europeo, dichiarando che, nonostante l'aumento (pari al 2-3%) previsto per l'anno in corso, l'Europa si attesta ancora bel al di sotto dei livelli pre crisi (2007): al 25% in generale, ma al 40% nel caso del Sud Europa.
Himpe ha concluso sostenendo che l'acciaio è una risorsa critica per la manifattura europea. Di conseguenza, il settore siderurgico deve essere tutelato, ma adottando una logica di vantaggio per tutti. In altre parole, secondo Himpe, la crescita deve essere favorita in diversi modi, non proponendo una soluzione unica che favorisca un comparto a discapito di altri.

 


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