Nel 2010 Riva Fire, la holding che controlla il gruppo siderurgico italiano Riva - diciassettesimo al mondo per output - ha ridotto drasticamente il passivo di bilancio, passando da -547,7 milioni di € del 2009 a -66,3 milioni di €.
Grazie alla ripresa complessiva del mercato, nel 2010 il fatturato è salito del 34% fino ad un valore di 7,79 miliardi di €, mentre l'EBITDA è tornato in positivo, passando da -606,1 milioni di € a 66,8 milioni di €.
Secondo quanto riportato dal quotidiano economico Milano Finanza, i risultati sono certamente positivi se confrontati al ‘dramma' vissuto nel 2009, ma la strada per raggiungere il volume d'affari del 2008 (11 miliardi di €) è ancora lunga.
Passando alla struttura patrimoniale del gruppo, l'indebitamento si è aggravato a causa degli onerosi investimenti sostenuti, passando da 1,9 milardi di € a 2,4 miliardi di €. Al contrario, i debiti finanziari a lungo termine (quelli cioe' con scadenze superiori a 1 anno) sono scesi da 1,09 miliardi di € a 784 milioni. Infatti, tutti gli indici di solvibilità e redditività del Gruppo Riva hanno comunque mostrato chiari segnali di miglioramento.