Il produttore minerario svizzero Ferrexpo, la cui attività si concentra soprattutto sulla produzione di minerale ferroso in Ucraina, ha comunicato i risultati finanziari relativi al primo semestre dell’anno in corso.
In tale periodo, Ferrexpo ha registrato un utile netto di 82 milioni di dollari, rispetto ai 661 milioni di dollari della prima metà del 2021, con un EBITDA inferiore. I ricavi di vendita sono ammontati a 936 milioni di dollari, in calo del 30,6% su base annua, a causa dei minori volumi di vendita, prezzi del minerale di ferro inferiori e noli aumentati. I volumi di vendita della società sono diminuiti del 21,4%, attestandosi a 4,37 milioni di tonnellate, mentre l’EBITDA è ammontato a 486 milioni di dollari, in calo del 44,0%, entrambi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La produzione totale di pellet della società nel primo semestre è ammontata a 4,79 milioni di tonnellate, dato in calo del 13,8% su base annua, a causa della guerra in Ucraina e delle relative limitazioni logistiche.
Secondo quanto dichiarato dalla società, rimane in pausa il principale programma di investimenti di capitale, il progetto di espansione Wave 1, che aggiungerà altri tre milioni di tonnellate di produzione annuale di pellet: riprenderà quando non vi saranno più rischi legati alla guerra.