Dopo aver comunicato all'Unione Europea la propria preoccupazione per la politica intrapresa nel campo del cambiamento climatico in una lettera aperta scritta in occasione della giornata europea dell'acciaio (19 maggio), la confederazione siderurgica europea EUROFER si è rivolta ai paesi membri G8, riunitisi in 26-27 maggio a Deauville (Francia).
Il messaggio scritto da Gordon Moffat, direttore generale EUROFER, denuncia che le politiche comunitarie in materia di cambiamenti climatici non consentono la crescita dei produttori siderurgici più 'verdi', non tutelandoli e lasciandoli con costi unilaterali aggiuntivi per miliardi di €. Mentre i competitors internazionali dell'industria siderurgica europea crescono rapidamente, il quasi-divieto alla crescita imposto dal sistema di scambio delle quote di emissione (ETS) porterà alla riduzione delle emissioni di CO2, ma anche della produzione e dell'impiego. Secondo le previsioni ed i timori di EUROFER, procedendo su questa strada la produzione verrà progressivamente spostata fuori dall'Europa.
EUROFER ha ricordato che la siderurgia europea fornisce il fondamento per innovazione, durabilità, riduzione delle emissioni di CO2 e risparmio energetico grazie a varie applicazioni. Ad esempio, un recente studio di Boston Consulting Group (BCG) sul comparto acciaio tedesco, vengono messe a paragone la riduzione delle emissioni di CO2 garantita da applicazioni innovative dell'acciaio - come centrali elettriche più efficienti, turbine eoliche o veicoli più leggeri - con le emissioni di CO2 dovute alla produzione di acciaio. EUROFER ha annunciato che lo studio mostra come la riduzione potenziale delle emissioni ottenibile con l'utilizzo dell'acciaio sono maggiori delle emissioni della siderurgia tedesca.
La pressione sul comparto industriale, perciò, secondo EUROFER, non dovrebbe aumentare ulteriormente, con obiettivi non supportati dalle tecnologie. L'associazione chiude la lettera ricordando che scopo della politica è supportare piuttosto che intralciare lo sviluppo delle tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO2, aggiungendo che solo l'industria può fornire gli usi essenziali.