Secondo il report di ottobre diffuso da Damstahl, operatore leader in Europa nella trasformazione e distribuzione di acciaio inox, nel primo semestre del 2012 l'output europeo di inox si è attestato a 4,1 milioni di tonnellate, cioè poco al di sotto dello stesso periodo del 2011.
Sul mercato europeo la domanda di commercianti ed utilizzatori finali è rimasta sottotono rispetto al buon inizio di 2012. I problemi dell'Eurozona hanno ostacolato l'attività degli utilizzatori finali negli ultimi mesi, e pertanto anche gli stocchisti hanno mostrato una certa riluttanza a procedere a nuovi acquisti anche alla luce dei cali accusati dal nichel a tra febbraio e la fine di agosto. Da allora, le quotazioni del nichel hanno registrato un'impennata, raggiungendo quota 18.000 $/ton alla fine di settembre.
Secondo il report, il consumo di acciaio inox degli utilizzatori finali in alcuni settori come l'industria automobilistica, altri trasporti (cantieristica navale, mezzi pesanti, settore ferroviario) e come l'industria degli elettrodomestici si confermerà inferiore ai livelli registrati negli ultimi anni anche nella seconda parte del 2012. Pertanto, i produttori europei continueranno a puntare alla riduzione dei costi di produzione: tutti loro devono fare i conti con il calo degli ordini già incamerati e con prospettive di crescita insoddisfacenti.
Damstahl sottolinea inoltre che recentemente in Cina anche la domanda di acciaio inox ha accusato una flessione, così come i volumi di esportazione in Europa di prodotti finiti in inox. Tuttavia, è da escludere che l'Europa scompaia dall'elenco dei principali obiettivi commerciali dei cinesi nel medio periodo.