L’AD di uno dei principali produttori brasiliani di piani, ArcelorMittal Brasile, ha dichiarato a margine del Congresso Siderurgico Brasiliano, svoltosi a Brasilia questa settimana, che le bramme brasiliane dovrebbero essere esentate dall’indagine relativa all’articolo 232 del Trade Expansion Act of 1962. “Le bramme brasiliane non rappresentano una minaccia per il mercato statunintense. Sono un prodotto che viene rielaborato e che genera lavoro. Non avrebbe senso imporre restrizioni alle bramme brasiliane”, ha dichiarato Baptista Filho di ArcelorMittal Brasile.
Attualmente, ha dichiarato sempre l’AD, il Brasile esporta 10 milioni di tonnellate di bramme all’anno, e c’è spazio anche per i produttori locali come Ternium’s Companhia Siderurgica do Atlantico (CSA) e Vale’s Companhia Siderurgica do Pecem (CSP).
“E’ sempre più difficile esportare prodotti come HRC e CRC, a causa dei dazi imposti sui prodotti piani brasiliani, ma il mercato è aperto per altri prodotti, come le bramme. Il mondo è più grande del Brasile. Ma troveremo sempre un mercato per le nostre bramme se avremo costi competitivi”, ha dichiarato.
Intervistato da SteelOrbis in merito alla possibilità di ulteriori incrementi nei prezzi dei piani di ArcelorMittal Brasile, Baptista Filho ha dichiarato che l’azienda “seguirà il mercato”.