Secondo quanto riportano i media canadesi, il governo dell’Ontario starebbe sollecitando i legislatori ad “arrendersi” nella guerra commerciale in atto con gli Stati Uniti, che ha provocato numerosi effetti negativi sull’industria siderurgica in Canada.
Il ministero dello sviluppo economico e del commercio dell’Ontario Todd Smith ha riferito ai media che il governo federale dovrebbe rimuovere immediatamente i dazi ritorsivi contro gli USA, imposti in seguito alle tariffe statunitensi del 25% sull’import di prodotti siderurgici, applicate anche a Messico e Canada, partner commerciali di lunga data.
“Vogliamo che le tariffe su acciaio e alluminio vengano rimosse da entrambe le parti”, ha dichiarato Smith, sostenendo di aver inviato a Ottawa una lettera congiunta con il ministero dell’economia e dell’innovazione del Québec Pierre Fitzgobbon.
Nella lettera, i due ministri hanno richiesto “la rimozione permanente di ogni singola tariffa su acciaio e alluminio canadese”.
Inoltre, hanno aggiunto che, “allo stesso tempo, è importante che il Canada non accetti un accordo che vedrebbe altre barriere commerciali come il sistema di quote, che continuerebbe a limitare gli scambi ostacolando la competitività e la crescita dell'industria canadese”.
Tuttavia, il ministro federale dello sviluppo economico Navdeep Bains ha dichiarato che non è prevista alcuna resa. “Rimuovere unilateralmente e incondizionatamente i dazi ritorsivi equivarrebbe ad una resa unilaterale verso gli Stati Uniti”, ha affermato Bains. “Le tariffe reciproche sono fondamentali per mettere pressione agli USA affinché questa disputa giunga ad una conclusione una volta per tutte”.
“Mentre ci schieriamo contro le illegali tariffe americane e sosteniamo i lavoratori siderurgici nell’Ontario, del governo di Doug Ford non c’è traccia”.
L’associazione dei produttori siderurgici canadese si è schierata dalla parte del governo federale attraverso Twitter: “L’azione ritorsiva del governo federale contro gli Stati uniti è fondamentale per proteggere gli affari e i lavoratori”, ha commentato l’associazione. “Queste misure rappresentano una risposta appropriata alla decisione infondata di applicare le tariffe sull’acciaio canadese e dovrebbero rimanere in vigore fino al momento in cui gli USA non decideranno di revocare le misure commerciali contro il nostro paese”.