La sovrintendenza generale dell’autorità antitrust brasiliana Cade ha raccomandato il rifiuto della proposta di fusione tra i produttori di lunghi ArcelorMittal Brazil e Votorantim Siderurgia, in seguito alle richieste ricevute dal produttore Companhia Siderurgica Nacional (CSN) e dall’associazione nazionale delle aziende del minerale e del rottame Inesfa. La sovrintendenza ha dichiarato che la fusione determinerebbe la creazione di un leader in termini di quote sul mercato dei lunghi, ostacolando la concorrenza.
L’accordo tra ArcelorMittal Brazil e Votorantim, annunciato lo scorso febbraio, prevedeva che gli asset di Votorantim sarebbero entrati a far parte del portafoglio di ArcelorMittal Brasile, escludendo le acciaierie Votorantim in Argentina e Colombia. Sarebbero state coinvolte le acciaierie ArcelorMittal di Monlevade, Cariacica, Juiz de Fora, Piracicaba e Itauna, e quelle Votorantim di Barra Mansa e Resende, oltre alle partecipazioni in Sitrel (nella città di Tres Lagoas).
ArcelorMittal Brazil aveva dichiarato che la fusione avrebbe portato alla creazione di un "produttore di lunghi con capacità produttiva annua di acciaio grezzo pari a 5,6 milioni di tonnellate, e capacità annua di laminazione pari a 5,4 milioni di tonnellate".
Nella giornata di mercoledì, ArcelorMittal Brazil ha dichiarato che la raccomandazione della sovrintendenza è "meramente un concetto tecnico la cui analisi è un’opinione" e che Cade stessa è "l'unica autorità in grado di prendere una decisione finale sull’accordo". ArcelorMittal Brazil collaborerà comunque con Cade per identificare e risolvere eventuali problemi legati alla concorrenza.