Il produttore siderurgico statunitense ha riportato, nel secondo trimestre del 2015, una perdita netta di 64 milioni di dollari, contro la perdita netta di 17,1 milioni di tonnellate registrata nello stesso trimestre del 2014 e una perdita netta di 306,3 milioni di dollari corrispondente al primo trimestre del 2015.
James L. Wainscott, presidente e CEO di AK Steel, attribuisce il risultato negativo alle importazioni sleali che hanno influenzato negativamente i prezzi di vendita sul mercato spot.
Nel secondo trimestre del 2015 le vendite nette di AK Steel sono ammontate a 1,69 miliardi di dollari, a fronte di 1.811.700 tonnellate spedite, contro le vendite nette di 1,53 miliardi di dollari (1.397.500 tonnellate spedite) registrate un anno prima e le vendite nette di 1,75 miliardi di dollari (1.750.500 tonnellate spedite) relative al primo trimestre 2015. L'incremento delle spedizioni tra il primo e il secondo trimestre 2015 è attribuito principalmente all'aumento delle spedizioni sul mercato spot e al rafforzamento del mercato automobilistico. L'aumento delle spedizioni e delle vendite rilevato nel secondo trimestre del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 è invece imputato principalmente alle spedizioni da Dearborn Works (stabilimento acquisito nel settembre del 2014) e al rafforzamento delle consegne di prodotti in acciaio al carbonio e inox al mercato automotive.
Per una serie di motivi (tra cui maggiori spedizioni, prezzi più alti, riduzione dei costi operativi), AK Steel prevede di registrare risultati migliori nel terzo trimestre e nella seconda metà del 2015. L'azienda prevede inoltre che il livello delle importazioni sleali continuerà a scendere nella seconda parte del 2015, per effetto delle cause commerciali attuali e future.