Sergey Labintsev : "Condividiamo le misure protezionistiche russe contro l'export di rottame"

giovedì, 20 ottobre 2011 12:14:30 (GMT+3)   |  
       

Durante la SteelOrbis Fall '11 Conference & 65th IREPAS Meeting di San Pietroburgo del 25-27 settembre abbiamo incontrato  Sergey Labintsev , General Manager di ChermetServis Snabzenie.

Di cosa si occupa esattamente ChermetServis Snabzenie e quali sono i suoi volumi?

ChermetServis Snabzenie è uno dei principali player russi nel mercato del rottame ferroso. L'azienda svolge il ciclo completo del riciclo, muovendosi come un fornitore aggregato per i principali produttori siderurgici russi. Nel 2010 le spedizioni hanno superato gli 1,6 milioni di tonnellate. Da qualche hanno stiamo inoltre vendendo tubi e servizi di logistica ad aziende del settore. Abbiamo relazioni molto forti sul mercato locale e non siamo interessati all'export.

Come valuta le misure legislative che limitano l'export di rottame dalla Russia tramite l'applicazione di dazi?

Poiché ci muoviamo sul mercato locale, preferiamo che il rottame russo resti all'interno dei nostri confini

Secondo di dati di WorldSteel, la capacità produttiva dei forni elettrici in Russia sta crescendo e continuerà a crescere nei prossimi anni. Trova un riscontro a queste affermazioni vivendo il mercato da operatore diretto?

La crescita dei forni elettrici per noi è molto importante, e questo genera maggiore richiesta di rottame e più concorrenza nella raccolta, con una crescita dei prezzi. Diventa quindi importante l'attenzione del governo per non disperdere il rottame al di fuori del paese.

Come vede il mercato nel breve periodo?

Oggi il mercato del rottame in Russia è in equilibrio, e si tratta di una situazione rara se si guarda agli ultimi anni. I grandi buyer hanno fatto acquisti importanti e per il futuro a breve credo che assisteremo ad un indebolimento dovuto a fattori stagionali e alla rivalità di alcune regioni.

I contratti swap hanno iniziato a coprire anche il rottame. Cosa ne pensa?

Credo che i contratti future siano un buon indicatore dei prezzi. Questi strumenti sono buoni strumenti di copertura per gli esportatori, ma molto dipende dalla tecnologia, dalla liquidità e dai volumi transati


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