Alla SteelOrbis Fall '11 Conference & 65th IREPAS Meeting di S. Pietroburgo abbiamo incontrato Chris Evans, Business Development Manager del London Metal Exchange
Qual'è il livello di conoscenza dei vostri servizi nell'industria siderurgica?
Credo stia crescendo anche se c'è ancora un po' di confusione al riguardo. Non tutti gli operatori conoscono bene i nostri prodotti e non ne conoscono quindi le potenzialità. Stiamo investendo molto per far capire che il nostro è sostanzialmente uno strumento assicurativo per proteggersi dalla volatilità dei prezzi.
Per quanto riguarda I volume, lo scorso anno il LME ha fatto segnare un record ogni mese. Qual è la situazione oggi?
La prima metà dell'anno è stata più tranquilla, ma le cose stanno migliorando
Avete aperto magazzini fisici anche negli USA. Come sta andando? Avete in programma altre aperture?
Molto bene, abbiamo gestito alcune importanti consegne anche la scorsa settimana. Ora stiamo valutando di aprire in Spagna, Romania e Grecia. Tra le nostre priorità c'è anche la gestione dell'inquadramento fiscale in Turchia, che al momento non consente di stoccare prodotti locali nei nostri magazzini. CI stiamo muovendo con le autorità e con i grandi produttori per trovare una soluzione.
Qual'è il ruolo dei magazzini? A cosa servono le consegne fisiche?
E' il miglior modo per assicurare la convergenza tra i mercati fisici e quelli finanziari ed è un servizio molto utile all'industria siderurgica. Se sei un'acciaieria autorizzata, per esempio, puoi vendere acciaio sul LME e incassare denaro immediatamente.
Qual è il volume delle spedizione fisiche?
Attualmente abbiamo merce per un totale - tra metalli ferrosi e non - di oltre 22 miliardi di dollari nei magazzini fisici. Questa è la conseguenza di un'economia debole dove i produttori faticano a vendere ai clienti e si finanziano quindi vendendo agli attori del LME